Effetti Collaterali
Arrivati su Andromeda, i nostri antenati trovarono macerie, corpi deformi e materia organica ovunque.
Il fatto di non riuscire a superare le proprie differenze e la sfrenata ricerca della perfezione estetica, rincorsa attraverso esperimenti genetici scellerati, aveva portato questo secondo gruppo di umani all’autodistruzione nell’arco di 100 anni, e i nostri lo avevano appena scoperto.
Mentre noi di Neo Tokyo avevamo accettato il concetto Giapponese di Wabi Sabi (la bellezza dell’imperfezione), loro evidentemente no, e ne avevano pagato il prezzo con gli interessi.
Mentre un team tecnico restò sul posto per approfondire le ricerche, Neo Tokyo prese una decisione importante: tutto questo andava evitato. Tutta questa sofferenza e queste atrocità, ora che lo sviluppo tecnologico aveva raggiunto livelli incredibili, potevano e dovevano essere eliminate.
Dal 2298 al 3016 Neo Tokyo addestrò i migliori elementi della sua gioventù per prepararli a quella che venne chiamata “Missione 26”: inviare degli elementi sulla Terra del 21° secolo per evitare il declino, l’esodo e il conseguente massacro di Andromeda, grazie al potere unificante della musica.
Ma questo primo viaggio non andò esattamente come ci si aspettava: io persi la memoria nell'impatto, mentre gli altri esemplari, la vita. Per questo motivo, nel 3017 dovettero rinfrescarmi la memoria e dare il via alla Missione 27.
Questa volta però avevo due giochini nuovi con me: una nuova maschera, in grado di farmi parlare Italiano e Giapponese, scrivere in codice alieno, rappare ad alta velocità e comunicare direttamente con Neo Tokyo, e una chitarra in grado di riprodurre il suono di qualsiasi strumento; a Neo Tokyo la faccenda che “la musica è una” veniva presa molto seriamente.
Finita la lezione di storia e indossati i nuovi accessori, era ora di tornare sulla Terra del 21° secolo, sperando di non sbattere di nuovo la testa questa volta.
Ah dimenticavo: la mia nuova maschera poteva anche proiettare dagli occhi ricordi olografici, ma credo che il mio nuovo amico della CIA non apprezzasse molto questa nuova caratteristica; da quando avevo cominciato a mostrare i corpi deformi di Andromeda non finiva più di vomitare, e al terzo sacchetto riempito la cosa cominciava a diventare fastidiosa.
<<Hey amico!>> gli dissi…
<<Vuoi rifarti un po gli occhi? Ti faccio vedere due dee…>>